La Collezione di Livio Picotti

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Una casa colonica della fine dell’800 in un piccolo paese della Carnia dove sono esposte opere pittoriche e fotografiche di artisti italiani e internazionali. La collezione quilismaspazioarte raccoglie momenti di vita vissuta, una miscellanea di immagini senza progressione temporale, opere figurative il cui valore sta nell’essere testimonianza della interazione avvenuta fra chi viene rapito da un richiamo al senso e l’immagile simbolo che rappresenta un processo consapevole dell’artista. Un dialogo che si rinnova necessariamente nel tempo aperto al divenire del cambiamento esistenziale continuo.

SALIZADA Artista: BOBO FERRUZZI Anno: 1988 Firma autentica dell′autore

CHIESETTA VENETA ELVIO TREVISAN (1935 - 2018) Dimensione cm. 71 x 63 pittura ad olio su tela Elvio Trevisan, pittore. È stato anche incisore, acquarellista e caricaturista, e tutto da autodidatta: mestrino di nascita, era uno dei sodali di Gigi Candiani, esponente di primo piano della scena mestrina, con moltissime esposizioni fra lagune a terraferma. Aveva cominciato a dipingere da giovane, ma l’inizio ufficiale risale al 1959. Numerosissime le mostre, personali e collettive, in luoghi prestigiosi. E poi le ex tempore, i concorsi. Nel 1963 aveva fondato il Cenacolo dei Cinque Gigi, con altri 4 maestri. Le sue opere si trovano in numerose collezioni pubbliche e private. Fra i big della pittura veneziana en plein air, Trevisan ha sempre amato sperimentare, animato da un semplice ma profondissimo amore per la musa dell’arte. Da giovane aveva superato una malattia molto grave: e questo forse spiega il suo sottile velo ironico, non solo nelle caricature in cui si esaltava nel deformare i dettagli fisionomici. Nell’incisione e nell’acquerello, poi, tracciava la lastra senza errori e pennellava i pigmenti macinati e mescolati con un legante diluiti in acqua con maestria, individuando mondi mirabili, ricchi di vissuto personale. E sulle orme di Cezanne, Trevisan capì che «la luce è una cosa che non può essere riprodotta, ma deve essere rappresentata attraverso il colore», in piena continuità con la tradizione rinascimentale di pura cromia. Nei suoi paesaggi traspaiono delicatezza, ariosità, armonia e forza, che sapeva esprimere soprattutto negli en plein air, in compagnia di amici e colleghi.

PRIMAVERA Artista: Cecilia Seghizzi (1908 – 2019) Tecnica: acquarello su carta Dimensioni: cm 52 x 69 Firma autentica dell′autore La sua indole curiosa e serena l’ha accompagnata durante tutta la sua straordinaria esistenza (111 anni) e ciò si riflette negli spartiti e sulle tele: con tratto nitido e leggero si è dedicata all’acquerello (oggi anche all’olio) e sia nella musica che nella pittura vengono alla luce la sua voglia di esprimersi e di improvvisare, la ricerca di effetti luministici e l’agilità del tratto. Musica e pittura scrive Alessandro Arbo, in Musicisti di frontiera, “sembrano convergere in un fuoco virtuale, dove si compone l’immagine di un realtà dalle tinte trasparenti e leggere: un’opera che conserva nella destrezza del tratto il senso di un’unica improvvisazione, che nella sua estemporaneità si fa specchio di un’esuberanza, della capacità di conservare intatti lo stupore e l’entusiasmo. Questo specchio non si limita a restituire l’immagine: è una scommessa che cambia il nostro modo di vedere le cose, ridisegnando i contorni della realtà. Le composizioni di Cecilia Seghizzi, come i suoi acquerelli, sono una lente limpida: promettono un mondo migliore, più ricco di colore, di leggerezza, di fantasia.

MARGHERITA PAVESI MAZZONI (1930-2010) Dimensioni: cm. 21 x 19 Tecnica varia con piccoli metalli Margherita Pavesi Mazzoni nasce a Milano e già nei primi anni della sua formazione si sente incline alla musica e alle arti figurative, a cui poi si dedicherà appassionatamente. Nel 1961 incontra Aldo Carpi, allora direttore della Scuola di Belle Arti di Brera, e diviene sua studentessa. Durante quegli anni dedicherà la sua formazione artistica alle arti figurative e alla pittura espressionista. Grazie alla sua formazione e al suo talento verrà ammessa alla severa scuola di Aldo Salvatori a Milano, e poi a Bergamo.

DONNA PENSOSA ALLA FINESTRA Autore: KARL PLATTNER (1919 – 1986) Tecnica: Incisione Dimensioni: 32 x 24 Tecnica: Acquaforte e acquatinta Firma: In basso a destra Karl Plattner nacque nel 1919 a Malles. Come possiamo vedere anche in questa bellissima incisione l′espressionismo della figura umana elaborato da Karl Plattner, non si fonda sull′astrazione e sulla sintesi della figura, bensì su una modalità rappresentativa piuttosto oggettiva. I personaggi di Plattner, infatti, hanno uno spiccato carattere illustrativo e quasi caricaturale, nel momento in cui l′artista esalta delle deformazioni della figura, proprio in chiave espressionistica. La peculiarità principale dell′opera di Karl Plattner sta poi nella forma utilizzata. I suoi personaggi, infatti, sono costruiti tramite un elegantissima linea grafica di cui l′artista si serve per dare vita alla sua sconfinata creatività nel disegno. In questo modo, tramite questo espressionismo oggettivo, le sue opere hanno sempre un carattere magico e surreale pur mantenendo, in fin dei conti, un saldo legame con la realtà concreta dei suoi soggetti.

VOLTO DI DONNA AFRICANA Autore: SAVERIO BARBARO (1924 - 2020) Tecnica: olio su tela Dimensioni: cm 50 x 60 Firma autentica dell′autore Saverio Barbaro è uno dei maggiori artisti del dopoguerra. Nasce a Venezia nel 1924. Lì segue gli studi classici e inizia a dipingere nel primo dopoguerra. Comincia ad esporre nel 1948 alla “Fondazione Bevilacqua La Masa” a Venezia e ottiene il premio “Omero Soppelsa” per un giovane artista alla XXV Biennale Internazionale d’Arte di Venezia del 1950. Nel 1952 una borsa di studio del Governo Francese per le “Beaux Arts” permette all’artista un soggiorno a Parigi ed il tempo di studio e lavoro viene prolungato fino al 1960, alternato con ritorni a Venezia e viaggi in Svizzera, Germania, Belgio, Olanda. Per anni ha soggiornato a Nizza. Invitato alla XXVIII Biennale Internazionale d’Arte di Venezia del 1956, ha ottenuto il premio della Presidenza della Biennale. Nel 1958 invitato alla XXIX Biennale Internazionale d’Arte di Venezia ha ottenuto il premio della Fondazione Tursi. Nel 1962 invitato alla XXXI Biennale Internazionale d’Arte di Venezia ha ottenuto il premio del Rotary Club. Il Sud attrae particolarmente l’artista che, dopo un periodo in Spagna, si è recato in Marocco, Tunisia, Algeria, Oriente. Questo proposito lo porta a conoscere e a partecipare con impegno etico ed estetico ad alcuni aspetti della cultura arabo-islamica, che tanta parte ha nella sua tematica pittorica.

Autore: SAVERIO BARBARO Tecnica: olio su tela Dimensioni: cm 60 x 50 Firma autentica dell′autore

Artista: ANTONIO FORTUN (1945 – 1999) Dimensioni: cm. 60x80 Firma autentica dell′autore

Artista: ANTONIO FORTUN (1945 – 1999) Dimensioni: cm. 25x17,50 Firma autentica dell′autore

Artista: ANTONIO FORTUN (1945 – 1999) Dimensioni: cm. 60x50 Firma autentica dell′autore

Artista: ANTONIO FORTUN (1945 – 1999) Dimensioni: cm. 50x60 Firma autentica dell′autore

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